ARCIVESCOVO PRIMATE



GIOVANNI CLIMACO MAPELLI - nome di battesimo Giovanni Felice Mapelli, nato il 13 ottobre 1959 ad Inzago (Milano) secondogenito di Teresa Rimoldi e di Natale, ha studiato nel Seminario di Venegono Inferiore (Va) della Diocesi di Milano, successivamente a Sondrio dove ha ottenuto il Diploma di Maestro Elementare nel 1980, e poi ha frequentato i corsi filosofici e teologici presso la Facoltà Teologica di Milano e alla succursale di Brescia, infine a Roma presso l'Università della S.Croce, mentre svolgeva attività di docenza in Istituti di studi superiori.
Ha seguito corsi di Teologia Protestante presso la Facoltà dei Valdesi, e teologia ecumenica.
Ha seguito corsi di teologia biblica ebraica presso la Sinagoga di Milano.
Dal 1982 al 1993 ha insegnato Religione cattolica per la Diocesi di Milano, nominato dal cardinale Carlo Maria Martini, su proposta dell'Ufficio Catechistico della Curia Arcivescovile, in circa 20 Istituti di Istruzione Superiore presenti in Milano, Monza e Bergamo e rispettive provincie.
In una lettera al Cardinale Martini del dicembre 1993 e pubblicata nel febbraio 1994 si è dichiarato "omosessuale", e ha difeso le ragioni ed i diritti umani e civili dei gay e delle lesbiche e per questo motivo - attraverso pretesti burocratici - non è stato più riconfermato come Docente.
Ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Lombardia (TAR) che in sostanza ha invitato la Curia di Milano e la Chiesa cattolica a trovare una soluzione più consona al diritto moderno nei confronti delle nuove realtà sociali e umane, mentre ha dichiarato la sua incompetenza a decidere essendo questa materia affidata al Concordato con la Santa Sede, in cui lo Stato Italiano - per contratto - non può mettere bocca in modo unilaterale. (Sovranità limitata della Repubblica Italiana per consenso...)
Il docente di Religione cattolica è nominato dall'Autorità religiosa (l'Ordinario o Vescovo) per diritto concordatario (Concordato fascista del 1929 e aggiornamento del 1984 del Governo Craxi - di cui all'art. 7 della Costituzione firmata anche dal PCI ) e pertanto nessuna Autorità Statale può sindacare le decisioni del Vescovo anche nell'ambito dello Stato laico e pluralista.
Da allora si è dedicato a studiare le tematiche dell'omosessualità e della teologia: ha collaborato con varie testate giornalistiche e per varie televisioni nazionali, locali ed estere.
Ha scritto per varie riviste specialistiche.
Ha tenuto conferenze in Atenei di varie città ed ha fondato il CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO, un Centro Ecumenico, cui collaborano alcuni teologi laici o religiosi chiamati ad esprimersi su questioni tematiche e che si è occupato di tradurre nel linguaggio attuale le istanze ecclesiali e le nuove acquisizioni scientifiche , esegetiche e teologiche, organizzando convegni di studio e conferenze con esponenti di primo piano delle varie Chiese cristiane presenti in Italia.
A volte le prese di posizione del Centro sono state molto critiche e polemiche con la Chiesa cattolica gerarchica attuale ed in particolare verso lo stesso Vaticano.
Nel 2005 è stato ammesso da un Segretario particolare di Papa Giovanni Paolo II (conosciuto fin dal lontano 1982) in una Congregazione Missionaria africana come religioso con voti di noviziato, tuttavia è stato impedito allo stesso Arcivescovo fondatore e Superiore della Congregazione - per ordine dell'autorità della Santa Sede - di procedere all'Ordinazione diaconale e poi sacerdotale del Mapelli a motivo della sua presa di posizione sull'''omosessualità'' e per i suoi rilievi fortemente critici verso il Papato romano.
Nel febbraio del 2006 è divenuto monaco presso una Chiesa Ortodossa di orgine Greca detta Paleoimerologhita (del Vecchio Calendario) la cui gerarchia e successione apostolica era stata mantenuta anche grazie ai Vescovi della Chiesa Ortodossa Russa in Esilio (dal maggio 2007 riconciliatasi col Patriarcato di Mosca) , assumendo il nome di GIOVANNI CLIMACO , il grande Abate ed eremita del deserto e della Lavra (monastero) di S. Caterina del Sinai, autore del libro ascetico "La Scala del Paradiso" (Climaco significa "quello della Scala" ) ed ha ricevuto l'Ordine diaconale e quello presbiterale da un Arcivescovo Metropolita Ortodosso ( Primate del Sinodo di Milano- Aquileja, la cui autonomia sinodale è definita dal Tomos della Chiesa Greca Vecchio Calendarista ) una Chiesa che i Patriarcati di Mosca e Costantinopoli ritengono "non canonica", ma la cui successione apostolica autentica proviene da 181 ordinazioni episcopali consecutive dalla Chiesa di Antiochia (attuale Damasco di Siria), e quindi dallo stesso Apostolo San Pietro che ne fu' il fondatore e primo Vescovo ( intorno all'anno 35 dopo Cristo), prima di accedere alla sede di Roma, dove morirà martire verso il 65 d.C.
Alla fine dell'anno 2006, il 14 dicembre, ricevette dallo stesso Arcivescovo Primate la Consacrazione episcopale nella Chiesa della Santissma Madre di Dio (Teotokòs) di Bergamo.
Il titolo del nuovo Vescovo è stato dapprima quello di Vicario dell'Arcivescovo di Milano e titolare di Monza (antica Modoetia).
Nell'aprile del 2007 - dopo attento studio e preghiera - ha deciso, con un accordo del suo Primate e del S. Sinodo, di fondare una Diocesi a Monza per l'intera Lombardia, che fosse la versione dell'Ortodossia Occidentale autentica e cioè quella stessa della Chiesa Indivisa del Primo Millennio, con la facoltà di celebrare in italiano e secondo il rito approvato dagli antichi Sinodi e dai Padri Vescovi in Occidente , nonchè dal Patriarcato di Mosca (Patriarca Sergio agli inizi del 1900) e ripristinato dalla Arcidiocesi Ortodossa di Milano per l'Europa Occidentale e che viene chiamato "Rito Gallicano" dal fatto che fu redatto dal Vescovo francese di Autun e poi di Parigi, S.Germano, nel VII secolo, e che venne soppresso, con altri riti, dalla riforma Gregoriana (Gregorio VII) attorno all'anno mille.
Questo rito è fratello gemello del rito ambrosiano antico sopravvissuto alla epurazione della Chiesa di Roma.
La Diocesi di Monza - in fase di organizzazione - ha assunto nel giugno del 2007 la seguente denominazione "DIOCESI DELLA CHIESA CRISTIANA ANTICA CATTOLICA E APOSTOLICA - (secondo la tradizione ed i dogmi del Primo Millennio e dei Primi Sette Concili) "
ed è in tutto autonoma ed indipendente dalla Metropolia Ortodossa di Milano e Aquileja.
La Chiesa Antico-Cattolica ed Apostolica, segue in parte la linea e l'esperienza delle Chiese Cattoliche nazionali non legate a Roma, e nate in Europa negli ultimi secoli, che rifiutarono le imposizioni papiste di Pio IX e le definizioni dogmatiche del Concilio Vaticano I, sulla giurisdizione universale assoluta del Papa sulla Chiesa, nonchè l' infallibità papale : una dogmatica petrina del primato aggiunta ex novo e senza fondamenti biblico - teologici, inammissibile per la tradizione cattolica ed ortodossa autentiche, non alterate da teologie imperialiste ierocratiche conseguenti al cesaro-papismo.
E' ad una Chiesa Apostolica autentica - ottemperando a questo comandamento : "chi tra Voi vuol essere il più grande si faccia servo di tutti!" , secondo le parole del Maestro, che questa Diocesi vuol ritornare.
La vera ''Diaconia del Servizio'' è quella che deve distinguere la Comunità cristiana, e non l'accumulo di cariche, di poteri, di ricchezze mondane e terrene, perchè il Signore non ha voluto una Chiesa potente o umanamente forte, bensì, attraverso la sua grazia, una Chiesa
di Amore vero: "Dall'amore che avrete gli uni per gli altri riconosceranno che siete miei Discepoli!".

IL SIGNORE CI AIUTI AD ATTUARE IL SUO COMANDAMENTO DI AMORE